Il Progetto: Ritorno Sociale

Il “Progetto Ritorno Sociale”, descrive un’iniziativa mirata a favorire l’inclusione sociale di giovani e adulti con sofferenza mentale, a rischio di emarginazione sociale nel territorio dell’Alto Novarese. Si concentra su tre principali assi d’azione: promozione della socializzazione, formazione e lavoro, e autonomia abitativa. Queste azioni mirano a rafforzare le capacità individuali, offrendo un supporto personalizzato e coinvolgendo i servizi locali e le risorse del territorio.

Obiettivi principali:

  1. Inclusione sociale: Coinvolgimento di persone in carico ai Centri di Salute Mentale, con percorsi di socializzazione e progetti personalizzati.
  2. Formazione e lavoro: Favorire l’inserimento lavorativo tramite percorsi formativi e tirocini adattati alle capacità e ai bisogni dei destinatari.
  3. Autonomia abitativa: Aiutare le persone a sviluppare competenze per gestire la propria abitazione e promuovere progetti di co-housing.

Contesto:

Il progetto si svolge nell’area nord della Provincia di Novara, un territorio frammentato, con comunità piccole e disperse che rendono difficoltosa la conoscenza e l’accesso ai servizi. Il progetto si propone di rispondere alle esigenze di coloro che soffrono di ritiro sociale, offrendo sostegno attraverso interventi multidisciplinari che coinvolgono le famiglie e le reti sociali locali.

Risorse disponibili:

Attualmente il territorio offre servizi come Centri di Salute Mentale e servizi sociali, ma soffre di una carenza di risorse e di un aumento della domanda di assistenza. Il progetto “Ritorno Sociale”, già avviato, si concentra sui giovani adulti, ma si nota la mancanza di iniziative specifiche per una fascia di popolazione adulta con problematiche di sofferenza mentale.

Sfide:

Il progetto sottolinea la difficoltà di coinvolgere le persone che vivono in isolamento, spesso a causa dello stigma sociale o della complessità delle loro problematiche. Le soluzioni offerte, come i Percorsi di Attivazione Sociale Sostenibile (P.A.S.S.), si sono dimostrate efficaci, ma la loro disponibilità è limitata dalla riduzione dei fondi pubblici.

Innovatività:

L’iniziativa propone un approccio innovativo basato su:

  • De-istituzionalizzazione: Modelli di accompagnamento più leggeri come il co-housing, che coinvolgono figure professionali e volontari.
  • Rafforzamento delle reti sociali: Coinvolgimento della comunità e delle risorse locali per costruire risposte collettive ai bisogni emergenti.

Conclusione:

Il progetto è orientato verso il potenziamento delle competenze dei destinatari e la sensibilizzazione della comunità, promuovendo un’integrazione sociale sostenibile e graduale, pur affrontando sfide economiche e sociali significative.

Il fruitore del progetto “Ritorno Sociale” è composto da giovani con sofferenza mentale, tra i 19 e i 30 anni, che sono in carico ai Centri di Salute Mentale di Borgomanero e Arona (Area Nord Novarese). Si tratta di giovani a rischio di emarginazione o isolamento sociale, che vengono seguiti tramite percorsi personalizzati per migliorare la loro inclusione sociale, le competenze lavorative e l’autonomia abitativa.

Il finanziatore principale del progetto è la Fondazione Compagnia di San Paolo, attraverso il bando “Salute, effetto comune – Salute mentale, comunità, giovani generazioni”, come indicato nell’indice del documento . Il progetto potrebbe essere supportato anche da altre fonti, comprese risorse locali e regionali, ma il bando di San Paolo è il principale strumento di finanziamento citato ipotizzando che la verifica attuata in modo capillare e preciso sia dell’utilizzo delle risorse umane che economiche evidenziato dalla stessa Compagnia nell’ambito del progetto “Giovani i società” e della riuscita del progetto stesso possa aver favorito il nuovo finanziamento confermando il valore dei progetti proposti fino ad oggi dall’ISPAM

L’Associazione ISPAM Onlus (Istituto per la Promozione dell’Autosufficienza e della Mobilità) ha il ruolo di capofila nel progetto “Ritorno Sociale”. Come capofila, ISPAM è responsabile della gestione complessiva del progetto, del coordinamento tra i vari partner e della supervisione delle attività. Questo include la gestione delle risorse, la pianificazione operativa e il monitoraggio dei risultati.
In collaborazione con altri partner del progetto, ISPAM assicura l’esecuzione delle attività previste e lavora in sinergia con le istituzioni locali, come i servizi di salute mentale e i servizi sociali, per raggiungere gli obiettivi del progetto, che sono principalmente l’inclusione sociale, l’inserimento lavorativo e l’autonomia abitativa dei giovani con sofferenza mentale.